sabato 28 giugno 2008

Uso dei mezzi di protezione individuali

Dispositivi di protezione individuale
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Si intende per Dispositivi di Protezione Individuale, definizione spesso surrogata dall'acronimo DPI, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo (art. 74, comma 1 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81)
Questa pagina è ritenuta da controllare: per contribuire, partecipa alla discussione e/o correggila.Motivo: Il D.Lgs. 81/2008 ha sostituito ed abrogato il D.Lgs 626/1994. Segnalazione di --Metralla (msg) 00:26, 6 mag 2008 (CEST)
La legge di riferimento è dunque il decreto legislativo n. 626 del 1994, che ne prevede l'utilizzo solo quando siano già state adottate "misure tecniche preventive e/o organizzative di protezione collettiva". In altri termini, il DPI va utilizzato solo quando non è possibile eliminare il rischio.
I DPI sono divisi in tre categorie, in funzione del tipo di rischio:
I categoria - rischio lieve - autocertificato dal produttore
II categoria - rischio significativo come ad esempio occhi, mani, braccia, viso - prototipo certificato da un organismo di controllo autorizzato e notificato
III categoria - comprende tutti i DPI per le vie respiratorie e protezione dagli agenti chimici aggressivi - prototipo certificato da un organismo di controllo autorizzato e notificato, e controllo della produzione
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1 Tipologie DPI
1.1 Protezione delle vie respiratorie
1.2 Protezione degli arti superiori
1.3 Protezione degli occhi
1.4 Protezione dell'udito
1.5 Protezione del capo
1.6 Protezione degli arti inferiori
1.7 Protezione da cadute dall'alto
1.8 Protezione del corpo e della pelle
1.9 Visibilità
2 Voci correlate
3 Collegamenti esterni
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Tipologie DPI

Protezione delle vie respiratorie

Maschera a pieno facciale e guanti in lattice
I DPI a protezione delle vie respiratorie, detti anche APVR, servono a proteggere da sostanze aeriformi potenzialmente nocive (gas, polveri, vapori) e a permettere la normale respirazione quando il livello d'ossigeno è inferiore al valore-limite del 17%. Essi vengono classificati come segue:
a filtro
mascherine antipolvere (facciale filtrante) monouso - norme di conformità EN149
semimaschere - norme di conformità EN140
maschere a pieno facciale - norme di conformità EN136
isolanti
autonomi (autorespiratori) EN137
a circuito aperto
a domanda a pressione positiva
a domanda a pressione negativa
a circuito chiuso
a produzione d'ossigeno
ad ossigeno compresso
non autonomi (a circuito d'aria respirabile) EN139
con presa d'aria esterna
non assistito
assistito manualmente
assistito con motore
ad aria compressa
a flusso continuo
ad erogazione a domanda con pressione positiva
ad erogazione a domanda con pressione negativa

Semimaschera
I filtri vengono poi classificati con una sigla (in base alla tipologia), con un numero (da 1 a 3 in base al potere filtrante), e con un colore (in base alla sostanza che filtrano), e sono suddivisi come segue:
antigas FFA(1÷3) (EN 141)
ad assorbimento
a reazione chimica
a catalisi
antipolvere FFP(1÷3) (EN 143)
combinati FFA(1÷3)P(1÷3)
(Esempio: filtro combinato gas (basso potere) e polvere (alto potere): FFA1P3)
La durata di una bombola d'aria viene calcolata empiricamente moltiplicando il volume in litri per la pressione in bar, tutto diviso 30 ( consumo medio di litri per minuto), si ottiene il numero di minuti d'autonomia approssimativa.
(Esempio: bombola da 7 litri a 200 bar di pressione: 7 X 200 = 1400 Lt / 30 Lt.min = 45 minuti circa

Protezione degli arti superiori

Guanto in nitrile
I dispositivi per la protezione degli arti superiori riguardano in particolare le mani, maggiormente esposte ai rischi, che possono essere di varia natura:
Guanti - norme di conformità EN420
Rischi meccanici ed elettrostatici - norme di conformità EN388
Rischi elettrici/folgorazione - norme di conformità EN60903
Rischi chimici e microbiologici - norme di conformità EN374
Rischi da freddo - norme di conformità EN511
Rischi da calore e fuoco - norme di conformità EN407
Rischi da vibrazioni - norme di conformità EN420
Palmari di sicurezza
Paramaniche e sopramaniche
I guanti possono essere fatti in diversi materiali:
plastica
gomma
cuoio
materiale dielettrico (isolamento elettrico)
In particolare, i guanti ad isolamento elettrico devono essere un pezzo solo senza cuciture, in materiale speciale e con spessore unico e costante. Devono essere accompagnati tassativamente da una manichetta che copre l'avambraccio.

Protezione degli occhi

Occhiali di sicurezza
Gli occhi sono soggetti a diversi rischi: schegge, materiali roventi o caustici o corrosivi, radiazioni, che possono portare a tre tipi di lesioni: meccaniche, ottiche e termiche. Per proteggere questi organi delicati si usano DPI del tipo:
Occhiali - norme di conformità EN166
Maschere - norme di conformità EN166
Visiere - norme di conformità EN166
Schermi - norme di conformità EN166
eventualmente abbinati a:
Filtri per saldatura - norme di conformità EN169
Filtri per raggi ultravioletti - norme di conformità EN170
Filtri per raggi infrarossi - norme di conformità EN171
Filtri di protezione solare per uso industriale - norme di conformità EN172
I danni da radiazione si differenziano in base al tipo di luce emessa:
luce blu: penetrazione della retina;
infrarosso: deformazione della cornea;
ultravioletto: arrossamento degli occhi;
Per ovviare a questi problemi vengono sempre più utilizzate maschere auto-oscuranti per saldatori, con filtri opto-elettronici che si oscurano in 0,2 millesimi di secondo dallo scoccare dell'arco elettrico.

Protezione dell'udito

Cuffie antirumore
Il danno all'udito (detto ipoacusia professionale) è grave perché non rimarginabile: le cellule uditive, infatti, se danneggiate non possono più rigenerarsi. I DPI per proteggere l'udito sono obbligatori quando non è possibile ridurre il rumore con misure tecniche e quando esso supera i 90 decibel istantanei o gli 85 decibel medi giornalieri; essi sono:
Cuffie - norme di conformità EN 352-1
abbinate ad elmetto (EN 352-3)
attive, con radio incorporata (EN 352-4)
Tappi auricolari - norme di conformità EN 352-2
inserti (filtri)
tappi con catenella
Archetti EN 352-2
I DPI per proteggere l'udito recano una sigla in base alla frequenza che attenuano:
L da 65Hz a 250Hz
M da 250Hz a 2000Hz
H da 2000Hz a 8000Hz

Protezione del capo

Il dispositivo di protezione per il capo è uno solo:
Elmetto - norme di conformità EN397
Esso è composto dalle seguenti parti:
Calotta di protezione
Bardatura
Fascia antisudore
e deve avere i seguenti requisiti:
sufficiente resistenza alla perforazione
adeguato grado di assorbimento agli urti
buona aerazione
Il casco o elmetto deve essere compatibile con l'utilizzo di altri DPI (es. cuffie o visiera); inoltre la bardatura deve essere regolabile in altezza e in larghezza.
In un cantiere edile, in prossimità dei ponteggi, è necessario alazare la calotta rispetto alla bardatura per aumentare il grado di assorbimento di eventuale materiale che cada dall'alto.

Protezione degli arti inferiori

La protezione dei piedi è importante sia per la loro incolumità sia per garantire una buona stabilità del lavoratore. In generale, per gli arti inferiori, sono previsti i seguenti DPI:
Scarpe - norme di conformità EN345
Ginocchiere
Ghette
Suole amovibili
Dispositivi amovibili di protezione per il collo del piede
Le calzature previste in un cantiere edile devono avere necessariamente i seguenti requisiti:
buona stabilità
facile slacciamento
puntale resistente agli urti
soletta anti-perforazione
suola antiscivolo
adeguata protezione caldo/freddo
calotta di protezione del calcagno
imbottitura salva-malleolo
protezione contro le micosi
protezione contro le cariche elettrostatiche
parti metalliche anticorrosive
Le calzature di sicurezza vengono identificate mediante la lettera S seguita dalla lettera B (base) o da un numero da 1 a 5:
SB scarpa con puntale resistente a forze fino a 1500 N (newton) e ad urti fino a 200 J (joule)
S1 scarpa con puntale come sopra e calotta in zona tallone, con proprietà antistatiche
S2 scarpa con puntale come sopra, calotta in zona tallone, con proprietà antistatiche ed impermeabilità dinamica
S3 scarpa con puntale come sopra, calotta in zona tallone, con proprietà antistatiche , impermeabilità dinamica e soletta anti-perforazione
S4 stivale con puntale come sopra e calotta in zona tallone, con proprietà antistatiche
S5 stivale con puntale come sopra e calotta in zona tallone, con proprietà antistatiche e soletta anti-perforazione

Protezione da cadute dall'alto

Imbracatura
I DPI anticaduta rientrano tutti nella 3^ categoria, dati i rischi elevati che derivano dalla caduta, e sono soggetti a particolari procedure di certificazione CE; essi si dividono in:
Imbracatura - norme di conformità EN361
Cintura con imbracatura - norme di conformità EN358
Cordino d'aggancio - norme di conformità EN355
Questi dispositivi, come dal D.P.R. 547/55 art.386, sono obbligatori non solo per lavori in quota o con pericolo di caduta dall'alto, ma anche per lavori entro pozzi, cisterne e simili. Infatti in caso di infortunio del lavoratore, esso deve poter essere estratto il più velocemente possibile dal pozzo/cisterna o simile.
L'efficacia di un sistema di protezione di caduta dipende in modo determinante dal punto di ancoraggio, che ricade sotto la giurisdizione dell'utilizzatore. Per avere un'indicazione su quale modello utilizzare si consiglia di consultare le pubblicazioni che seguono: - linee guida ISPESL specifiche - TEST pubblicati sul sito dell'HSE inglese - Guida ai lavori in elevazione, pubblicato da Maprosti&Lisanti

Protezione del corpo e della pelle

Sono DPI di vario tipo, appartenenti alla 1^, 2^ e 3^ categoria:
Indumenti di protezione (contro aggressioni meccaniche, chimiche, calore, radiazioni, ecc...)
Dispositivi di protezione di tronco e addome (giubbotti o grembiuli)
Disositivi di protezione della pelle (creme protettive, pomate)

Visibilità

Indumenti ad alta visibilità
Indumenti ad alta visibilità - norme di conformità EN471
C’è voluto l’art. 21 del codice della strada e l’art. 37 del regolamento per rendere obbligatori gli indumenti di visibilità e recepire la norma europea UNI EN 471 del marzo 1995 con il DM 9 giugno 1995 “disciplinare tecnico sulle prescrizioni relative ad indumenti e dispositivi autonomi per rendere visibile a distanza il personale impiegato su strada in condizioni di scarsa visibilità”. Oggi tutti coloro che lavorano nei cantieri o in prossimità di essi devono obbligatoriamente indossare indumenti di visibilità fluorescenti e rifrangenti marcati CE in conformità ai requisiti della predetta norma UNI EN 471. Gli indumenti ad alta visibilità sono classificati in 3 classi in funzione della quantità di materiale di fondo e materiale rifrangente necessario per avere un capo certificato secondo la EN 471. Con la Legge 1 agosto 2003, n. 214, si è inoltre voluto dare un’ulteriore svolta alla sicurezza dell’utente debole, rendendo obbligatorio l’uso di dispositivi retroriflettenti per rendere visibili, di giorno come di notte, tutti coloro che per qualsiasi necessità, devono presegnalare un veicolo fermo sulla carreggiata

Voci correlate
Lavoro
Sicurezza
Scienza della sicurezza

Collegamenti esterni
TESTO UNICO SULLA SICUREZZA DLG.s 81/2008
Portale sulla sicurezza
Soluzione sicurezza
IAPB Italia-Protezione degli occhi
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Dispositivi_di_protezione_individuale"
Categorie: Da controllare - maggio 2008 Sicurezza Rischio chimico e prevenzione Indumenti protettivi